Alexander Lowen e l’analisi bioenergetica

Che cos’è l’analisi bioenergetica?

L’analisi bioenergetica è una psicoterapia a mediazione corporea. La sua caratteristica  è quella di conciliare il metodo della psicoterapia verbale – il colloquio tra paziente e terapeuta – con un lavoro esperienziale sul corpo a fine terapeutico. Essa muove infatti dal presupposto che fin dalla nascita siamo insieme “psiche” e “corpo”, e questo complesso intreccio segna nel bene e nel male tutto l’arco della nostra vita. Partendo da questa visione olistica, l’analisi bioenergetica aiuta a prendere consapevolezza di se stessi, ad affrontare in maniera creativa i problemi personali e a sviluppare il proprio potenziale per vivere una “vita buona”. Mira perciò a un benessere complessivo della persona, radicato in un corpo vissuto come “base sicura” nel mondo.

Cenni storici: Sigmund Freud, Wilhelm Reich e Alexander Lowen.

IIBA

L’analisi bioenergetica affonda le sue radici nell’opera di Sigmund Freud (1856-1939), il fondatore della psicoanalisi. Il grande merito di Freud è, infatti, l’elaborazione della psicoterapia, come ambiente specifico per affrontare, nella relazione terapeutica,  i propri problemi psichici e somatici. Ma va anche detto che il medico Freud, che inizialmente  utilizzava nella terapia anche il massaggio, via via ha limitato la psicoterapia a uno scambio esclusivamente verbale. Questo tabù del contatto, questa esclusione del corpo concreto del paziente, è rimasto dominante nella psicoterapia fino ad oggi.

Fu invece Wilhelm Reich (1897-1957), il geniale paziente e allievo di Freud, il primo a osservare sistematicamente come i problemi psichici dei suoi pazienti si traducono in atteggiamenti e comportamenti corporei e viceversa. Reich osservò, per esempio, come la paura di un paziente può manifestarsi nei suoi occhi, in un respiro trattenuto, o in certe tensioni muscolari diventate abituali e fuori dalla consapevolezza del paziente (la cosiddetta “tensione muscolare cronica” o “corazza muscolare”). Di conseguenza, Reich introdusse nella sua terapia delle modalità di lavoro anche con il corpo e la postura del paziente, utilizzando per esempio tecniche di respiro, di contatto e di movimento espressivo.

Il medico americano Alexander Lowen (1910-2008), a sua volta paziente e allievo di Wilhelm Reich, integrò e elaborò  a modo suo le innovazioni teoriche e tecniche del suo maestro. Creò così negli anni ’50 una propria impostazione di psicoterapia corporea che chiamò Analisi bioenergetica.  Si tratta di un approccio originale, sistematico, di ampia portata; “un modo di comprendere la personalità in termini dei suoi processi energetici”.

Oggi l’analisi bioenergetica, evolutasi notevolmente nel corso della sua storia, si è diffusa in tutto il mondo e rappresenta la corrente più importante all’interno della psicoterapia a mediazione corporea; dal 2000 circa si definisce psicoterapia somatico-relazionale.

Bibliografia ragionata:

Downing, George: Il corpo e la parola. Roma: Astrolabio 1995.
Freud, Sigmund: Introduzione alla psicoanalisi. Tutte le lezioni. Edizione integrale. Roma: Newton Compton 2010.
Helferich, Christoph: La “vita buona”. La ricerca esistenziale tra filosofia e psicoterapia corporea. Roma: Armando 2004.
Helferich, Christoph: Il corpo vissuto. La cura di sé nell’analisi bioenergetica. Roma: Alpes Italia 2018.
Johnson, Steven M.: Stili caratteriali. Spigno Saturnia (LT): Crisalide 2004.
Lowen, Alexander: Il linguaggio del corpo. Milano: Feltrinelli 2003.
Lowen, Alexander: Bioenergetica. Milano 2004.
Lowen, Alexander: La voce del corpo. Roma: Astrolabio 2009.
Lowen, Alexander e Leslie: Espansione e integrazione del corpo in analisi bioenergetica. Roma: Astrolabio 1979.
Marchino, Luciano e Mizrahil, Monique: Il corpo non mente. Milano: Frassinelli 2004.
Reich, Wilhelm: Analisi del carattere. Varese: SugarCo 1994.

Rivista:

Grounding. La rivista italiana di analisi bioenergetica. A cura di Rosaria Filoni e Christoph Helferich. Milano: Franco Angeli (rivista bimestrale dal 2006; dal 2015 rivista online Corpo & Identità).