La mia formazione

Ho incontrato per la prima volta la psicoterapia in Germania, come paziente, intorno ai trent’anni. Ricordo come, in una situazione di crisi personale, fu un’esperienza particolarmente incisiva e di grande conforto già il primo colloquio, il fatto stesso di essere ascoltato con attenzione e di potermi esprimere senza temere un giudizio. In questo periodo ho conosciuto l’Analisi bioenergetica, che negli anni ’70 iniziava a diffondersi anche in Germania. È subito diventata “il mio approccio”. Infatti, l’invito del fondatore Alexander Lowen a “essere il proprio corpo”, la possibilità di accedere a emozioni nascoste e represse, così come la prospettiva complessiva di una crescita personale a tutti i livelli del mio essere, mi sembrò fin dall’inizio indicare una valida e credibile strada di guarigione e di sviluppo delle mie potenzialità. 

Con Luigi De Marchi (al centro della foto) al Convegno Il corpo e i suoi enigmi, Bellaria, settembre 1990.

Con Luigi De Marchi (al centro della foto) al Convegno Il corpo e i suoi enigmi, Bellaria, settembre 1990.

Trasferitomi poi in Italia nel 1984, ho intrapreso la formazione come psicoterapeuta bioenergetico con la Società Italiana di Analisi Bioenergetica (S.I.A.B.) di Roma, fondata da Alexander Lowen e affiliata all’International Institute for Bioenergetic Analysis di New York. Era una formazione quinquennale (1986-1991) che dedicava una grande attenzione a tutti gli aspetti di un futuro psicoterapeuta, sia a livello personale che riguardo al ruolo professionale. La formazione si svolgeva attraverso un’ampia gamma di modalità: lezioni teoriche ed esperienziali, la classe di esercizi bioenergetici, la psicoterapia di gruppo, la lettura del corpo in chiave energetica, lo studio approfondito delle strutture caratteriali individuate da Lowen nei seminari cosiddetti “intensivi”, nonché il lungo processo di supervisione nelle sedute simulate, ovvero sedute in cui gli allievi si esercitano con un compagno-paziente nel ruolo del terapeuta, in presenza di uno o più supervisori. Tutto questo percorso viene accompagnato ed elaborato per cinque anni nella terapia individuale e didattica. Ho svolto la mia terapia individuale con Luigi De Marchi, una personalità incisiva e di grande spessore intellettuale, noto combattente per i diritti civili, che ha introdotto e diffuso il pensiero di Wilhelm Reich nell’Italia degli anni ’70. Ma accanto alla salda competenza nel campo della psicoterapia corporea, Luigi De Marchi aveva anche una forte impronta rogersiana. Perciò mi ha trasmesso, attraverso la propria esperienza personale, quel senso di empatia e di profondo rispetto per l’individualità del paziente che contraddistingue l’insegnamento di Carl Rogers.

Eleanor Greenlee

Eleanor Greenlee

Negli anni della mia formazione ho avuto la fortuna di avere come insegnanti e terapeuti uomini e donne di grande valore e competenze, ma anche dotati di questo stesso senso di rispetto e di umanità presente in Luigi De Marchi. Penso ai grandi trainer internazionali il cui esempio e il cui insegnamento sono ancora adesso sempre presenti nella mia modalità di relazionarmi con i pazienti (Bill White, Eleanor Greenlee, Gabriella Buti Zaccagnini , Jim Miller, Michael Conant e Ben Shapiro).

A conclusione della formazione, per diventare Certified Bioenergetic Therapist (CBT), socio certificato dell’International Institute for Bioenergetic Analysis, ho presentato un cosiddetto “caso clinico”, un’elaborazione del lavoro con un paziente. Ho dedicato la mia tesi interamente all’argomento del controtransfert, del vissuto soggettivo del terapeuta nella sua esperienza con un paziente. Questo tema rappresentava per me anche una grande occasione per studiare in profondità il pensiero psicoanalitico, che sin dai tempi di Sigmund Freud ha trattato il controtransfert con particolare attenzione. La mia tesi abbraccia un arco di lavoro di diciotto mesi con un giovane paziente, e mi è stata estremamente utile per accrescere la mia consapevolezza personale e professionale. L’ho pubblicata nel 1994 col titolo Due animali in una stanza. Diario di controtransfert, un libro unico nel suo campo, che ha poi visto una seconda edizione ampliata e aggiornata nel 2008.

Dopo la formazione in Analisi bioenergetica ho intrapreso, negli anni ’90, un secondo training in Psicoterapia organismica, della durata di cinque anni (1992-1997). Si tratta di un approccio fondato da Malcolm Brown, un ex-allievo e collaboratore di Alexander Lowen.

Con Malcolm Brown al pianoforte, capodanno 2003

Con Malcolm Brown al pianoforte, capodanno 2003

Brown ha elaborato la Psicoterapia organismica come una sua versione personale dell’approccio corporeo, introducendo anche numerosi elementi provenienti da altri importanti analisti come Carl Gustav Jung, Carl Rogers e Gerda Boyesen. Insieme a sua moglie Katherine, una donna di grande personalità, ha creato uno stile di lavoro particolare, che è stato per me molto importante perché mi ha permesso di accrescere la gamma dei miei strumenti terapeutici. Si tratta di uno stile non-direttivo, basato, tra gli altri aspetti, sul contatto (direct touch) tra terapeuta e paziente, che rende possibile l’emergere di esperienze remote e profonde. Nel corso del mio secondo training con i coniugi Brown ho imparato a usare queste tecniche della Psicoterapia organismica, che ho integrato armonicamente nella mia precedente formazione bioenergetica, e che da allora ho sempre utilizzato nella mia prassi terapeutica.

E’ qui sottinteso che la formazione come psicoterapeuta non è mai conclusa; è per sua natura un ongoing process, una formazione continua. Infatti, esiste all’interno dell’International Institute per gli analisti bioenergetici un percorso istituzionale che ho seguito nelle sue varie tappe. Sono perciò diventato Certified Bioenergetic Therapist (CBT) nel 1992, nel 1996 sono diventato supervisore, e nel 2003 ho acquisito il titolo di local trainer ovvero di docente didatta S.I.A.B. a livello nazionale. Considero un’ulteriore e importante esperienza formativa anche la gestione, in qualità di Direttore di training, del XVI° Corso di specializzazione in Analisi bioenergetica a Bologna. Ho anche lavorato ad un ampio progetto di Analisi bioenergetica e arti espressive che mi ha consentito di cogliere molti nuovi aspetti della psicoterapie corporea.